Banking KYC: le leve per un’analisi eccellente e rapida

Operation Management | 20, apr 2023

Iscriviti e rimani aggiornato

Il Banking KYC (Know Your Customer), oltre a essere un obbligo normativo, è una tipologia di controllo fondamentale per garantire la buona salute del business finanziario: attraverso questa procedura, infatti, le banche hanno modo di assicurarsi che i loro clienti siano veramente chi affermano di essere. Potrebbe risultare un’affermazione banale, ma è invece un valore non da poco, in tempi in cui casi di riciclaggio di denaro, di frode, di finanziamento del terrorismo e di altri schemi di corruzione illegale risuonano spesso nelle cronache di tutto il mondo.

Banking KYC: un dovere cui non si può sfuggire

Come noto, il Banking KYC non è un semplice scrupolo preventivo, né un’azione volontaria dell’istituto di credito. Si tratta di un processo obbligatorio e inevitabile, che consente l’identificazione del cliente - attraverso la verifica dell'identità, dei documenti (ad es. bollette come prova dell'indirizzo) - all'apertura di un conto e che prosegue periodicamente nel tempo. Le banche, infatti, possono rifiutarsi di aprire un conto o interrompere una relazione d'affari se il cliente non soddisfa i requisiti minimi di KYC.

L’"insostenibile peso” del Banking KYC

Come le banche oggi sanno bene, il Banking KYC non è solo un processo particolarmente critico, ma è anche un onere particolarmente gravoso per l’organizzazione. Su questo aspetto, hanno fatto luce le rilevazioni di Thomson Reuters sull’impatto dei cambiamenti globali nella regolamentazione Know Your Customer, dai quali emerge che la mancanza di risorse umane sufficienti e il volume dei cambiamenti normativi costituiscono le principali preoccupazioni da parte degli istituti finanziari.

Secondo la survey (datata 2016), mentre i costi medi delle società finanziarie per adempiere ai propri obblighi si attestano a 60 milioni di dollari, alcune arrivano a spendere 500 milioni di dollari per la conformità con KYC e Customer Due Diligence (CDD).

Nonostante ciò, il recente white paper di Thomson Reuters Financial Institutions & Know Your Customer Rules: From Security to Solutions (datato 2022) evidenzia come le regole KYC stiano svolgendo un ruolo cruciale nella conformità e sicurezza delle istituzioni finanziarie, rivelandosi un importante strumento di competitività.

Rendere il Banking KYC una fonte di competitività ed efficienza

Mai come oggi, infatti, il successo di molti istituti dipende in larga misura dalla loro reputazione e integrità. E allora, in che modo le sfide KYC - ormai così centrali - possono diventare più efficienti ed economiche per le banche?

Un'esperienza positiva ed efficiente di onboarding del cliente può rivelarsi un importante fattore di differenziazione per gli istituti finanziari. Tuttavia, considerato che gli attuali processi di Banking KYC implicano la sostanziale duplicazione degli sforzi tra banche e istituzioni di terze parti, l’impegno operativo è notevole.

Far fronte a questo problema, tuttavia, è possibile grazie a una strategia cui le banche ricorrono sempre più spesso, per tenere sotto controllo i costi e svestendosi di alcune attività rischiose e delicate: l’esternalizzazione del servizio a fornitori che possano farsi carico della gestione del KYC. La scelta deve ricadere, certamente, su aziende di BPO che possano garantire efficienza e monitoraggio delle attività da parte dell’istituto, oltre che destinare personale competente a queste precise attività. 

Procedure KYC: esternalizzare per efficientare

Affidarsi a professionisti in grado di mettere in campo soluzioni capaci di efficientare il processo, è la leva chiave per rendere il Banking KYC una vera fonte di profitto. I servizi gestiti in ambito KYC possono infatti svolgere un ruolo cruciale nel migliorare l'esperienza del cliente durante l’onboarding e lungo tutto il suo customer journey, riducendo significativamente il numero di interazioni con l’istituto finanziario e aumentando la coerenza della sua esperienza, senza compromettere la conformità.

Grazie a questi risultati, la banca può trarre vantaggi importanti dal punto di vista operativo e, allo stesso tempo, rendere la propria sfida KYC più efficiente ed economica.

Attenzione ai rischi: l’importanza del partner

Esternalizzare, tuttavia, non significa semplicemente affidare un’attività operativa a un qualunque soggetto terzo. Nel caso - ad esempio - di una banca, data la complessità e la delicatezza dei dati movimentati, la metodologia di esternalizzazione deve essere sviluppata con cautela e scrupolo, al fine di ridurre significativamente i rischi operativi correlati. La scelta del partner deve essere quindi soggetta ad accurate analisi, fondate sulla verifica delle certificazioni, delle sicurezze informatiche e non solo, messe a disposizione dall’outsourcer. Inoltre, il suo ruolo proattivo si traduce in ottimizzazione dei processi, grazie all’esperienza e alle competenze sviluppate nell’affiancamento in attività core di banche e finanziarie. È quindi cruciale optare per esperti di BPO qualificati e competenti.

Microdata Group: un interlocutore con team competenti e specializzati

Microdata Group è da anni in prima fila nel campo dei servizi per gli istituti di credito e del Banking KYC, tanto che oggi si posiziona fra gli outsourcer più qualificati del mercato. Per esempio, per un singolo istituto di credito, l’azienda gestisce oltre 60.000 revisioni di carte al mese per più di 500.000 carte di credito attive, mettendo a disposizione per ogni cliente un team dedicato e strutturato.

In questo scenario, il gruppo di lavoro si fa carico della gestione di tutte le relative attività di KYC grazie a un servizio di aggiornamento dei dati dei consumatori direttamente sui sistemi della banca oppure attraverso specifiche piattaforme.

L’integrazione che così si realizza tra Contact Center e Back Office consente all’operatore di effettuare tutto il processo di KYC in un percorso che mantiene costantemente il contatto con il cliente. L’aggiunta del servizio di help desk, poi, può supportare l’utente nell’utilizzo dello strumento di review Self della propria banca. Il tutto senza scordare che, grazie al suo alto livello di maturità tecnologica e operativa, Microdata Group oggi garantisce anche la piena integrazione del processo di KYC con una webapp che, in maniera facile, sicura e veloce, consente l’acquisizione dei documenti necessari tramite lo smartphone o altri device.


Guida_Alla_Customer_Experience_Banche_Assicurazioni

Mostra tutti gli articoli

Iscriviti e rimani aggiornato